Manuale per la perfetta gestione delle emozioni
Gianni Moretti / Claudio Sinatti

05.06.12 / 09.06.12
 

Gianni Moretti

“La sua ricerca prende la forma di un tentativo frustrato di riordinare il caos. Tale processo prevede e comprende un fallimento, prodotto costante e calcolato. Le sue installazioni sono strutture precarie e volatili portate fino al limite del collasso ma sempre in stato di controllo. Attraverso il disegno e l’installazione attua sviluppi che generano reazioni concatenate e ripetitive nel tentativo di generare delle forme perennemente smantellate e ricomposte.”

Martina Cavallarin

In Esercizio di quantificazione della passione Moretti cerca di dare una forma e una unità di misura alla passione che dedica al suo lavoro attraverso una formula empirica e vagamente inappropriata. Ognuno dei ventidue fogli di carta fotografica dorata registra, attraverso il contatto con una bacinella colma d’acqua, il tempo passato dentro e fuori dal suo studio, vicino e lontano dal suo lavoro, nella settimana precedente una mostra. Il tentativo di dare una risposta consona ad una domanda destinata a rimanere pendente e affilata sopra la testa.
Ancora uno sforzo di misurare in larghezza e senza sbavature una quantità che dilaga per schizzi e frustate verso l’alto. Un’approssimazione destinata a ridurre in intensità qualcosa che si siede, sempre in bilico, tra dolore e piacere.
 

Claudio Sinatti

“Dove andiamo? non i nostri occhi ce lo diranno, che i ricordi sono miopi d' emozioni. La vita è un paesaggio lontano, un viaggio in diapositive e singhiozzi, strozzato dalle emozioni, corre, corre e scorre fin dove c'è forza di crederci, e crederci è anche oltre il possibile, si espande, si allarga, e il prossimo desiderio è sempre quello che conta. STOP, e si riparte.
Dove siamo? Uno sguardo è di due occhi, dove-vedo? Alito e lacrime, la vista s'offusca, chi c'è al mio fianco? No, non siamo arrivati, ma tu continua, il paesaggio è bellissimo, continua...”

Angela Rafanelli e Nicola Barraco

Claudio Sinatti presenta a Mars una installazione composta da un computer disassemblato e riassemblato, nelle sue parti essenziali, per poter trasmettere un video.
Le immagini sono girate con 12 videocamere disposte in semicerchio e montate sul cofano di un’automobile che lentamente attraversa la campagna di Gaggiano alle porte di Milano.
Il piano sequenza, ricomposto in montaggio, offre una impossibile visione a 180° del paesaggio accompagnata dal soundscape di Lagash Cremonesi.
l film ha una durata di 20 minuti e si ripete continuamente.
 


Gianni Moretti


Gianni Moretti


Claudio Sinatti


Claudio Sinatti