Emanuela Ascari / Piergiorgio Paba

OPENING 30/05/2012
ORE 18.00/21.00

DAL 31/05 AL 01/06/2012 solo su appuntamento
info per appuntamento:
emanuela.ascari@gmail.com
piergiorgio.paba@gmail.com
 

Il 30 maggio 2012 a MARS, Milano, è la volta di Emanuela Ascari e Piergiorgio Paba.
Selezionati per condividere lo spazio di via Guinizzelli i due artisti presentano il risultato di due ricerche distinte che hanno in comune un'attenzione verso il farsi e disfarsi delle forme e per il paesaggio.
 

Per Emanuela Ascari sono le forme dell'abitare, abbattute e corrose dal tempo verso un ritorno all'informe. 
Un precipitato di memoria che si deposita a terra, al limite del suo re-integrarsi al terreno, rispecchiando un processo ciclico, geologico, di trasformazione della materia per il quale il prodotto dell'erosione diventa materia prima per un nuovo paesaggio. 
Una unità di misura di questo terreno assume autonomia per dare forma ad una riflessione sul consumo di suolo. 
È l'unità di misura utilizzata dal mercato immobiliare e dalla compra-vendita dei terreni.
L'opera presentata da Emanuela Ascari è il risultato di un'operazione di prelievo di materiale di scarto del processo di trasformazione della città, recuperato da una discarica di demolizioni urbane.

É la fascinazione per le dinamiche nascoste del paesaggio ad imporsi sull'opera di Piergiorgio Paba.
L'artista presenta per MARS due interventi. Il primo, Cominciare Da Un Epilogo, è un'opera fotografica, un singolo scatto che documenta la pièce teatrale omonima: inscenata a porte chiuse all'interno dello spazio di MARS pochi giorni prima dell'inaugurazione e infine sintetizzata, ad operazione conclusa, nella sua ultima immagine.
La seconda opera, Digressione Nel Paesaggio, ellissi poetica sull'architettura e la materia, è un'installazione a sé stante ma anche elemento di scena della sopracitata pièce. 
L'artista forza la messa a fuoco su uno stato temporalmente anteriore o posteriore l'oggetto finito nel tentativo di far risaltare la complessità dei vettori che ne tessono la storia. Paradigma del non far coincidere l'opera con sé stessa.